La storia

Racconta Anna Neri

GLI INIZI

L’attività teatrale nasce nei primi anni ’60 grazie alla volontà di Don Alfonso Pirani, all’epoca Parroco di Santa Maria e San Valentino  della Grada, che allestì e rese agibile il teatrino situato nell’edificio parrocchiale: tutti gli anni l’8 dicembre – al pomeriggio – venivano rappresentati diversi spettacoli per stimolare una partecipazione giocosa che coinvolgesse non solo i più piccoli ma anche i più grandi.

I temi erano in linea con questo intento: Cenerentola, i canti popolari, La classe degli asini ecc.; fondamentale alla riuscita fu la collaborazione dei catechisti e dei parrocchiani di buona volontà, fra cui desideriamo ricordare Maria Zocchi che preparava i costumi, il papà che dipingeva le scenografie, il fratello Tonino, falegname,  che costruiva tutto quanto necessario alla messa in scena, Giuseppe Gironi che ricercava i testi e scriveva gli adattamenti.

Due di quei bambini sono oggi ancora attivi nella Compagnia: Anna Neri e Pierluigi Zani.

L’EVOLUZIONE

Verso la fine degli anni ’60, in sintonia coi mutamenti socio-politici dell’epoca, l’attività teatrale cambiò assetto e furono affrontati testi molto più impegnativi:
1966: Il fragile esistere (dramma di vita e pensiero di uno scrittore)
1967: ‘Marcellino pane e vino’, dal romanzo di J. M. Sànchez Silva
1968: ‘Per rendere testimonianza alla luce’, da Lo spretato (Le défroqué) di Hervé Le Boterf
1969: ‘Annachiara e le sue ancelle’ (favola realizzata dalle catechiste) e ‘Nel delirio carezze’ da Orfeo in paradiso, di Luigi Santucci
e poi:
‘La centrale idroelettrica di Bratsk’ dal poema di Evgenij Evtušenko, ‘E se tornasse Gesù’, ‘Il re nudo’, ‘Quel profilo mesto e gentile’, da un testo di H. Boll, e altri ancora.

Sia pure con una certa alternanza, l’attività continuò fino al 1991, culminando – in occasione della Decennale Eucaristica – in una rappresentazione della Via Crucis in costume attraverso le strade della Parrocchia.

In questo lungo periodo i testi e le musiche furono curate dal Prof. Alberto di Giorgio Martini e la regia da Gianni Neri, mentre le luci e l’aiuto regia erano affidate a Pierluigi Zani.

Poi, come spesso succede, dopo un certo tempo la spinta ideale viene meno e subentra una stasi: fino al 2003 non si fece più nulla.

LA RINASCITA

Nel 2003 la Parrocchia di S. Valentino venne accorpata alla Parrocchia di Santa Maria della Carità, nel cui ambito Carola Zolezzi voleva iniziare un’attività ricreativa e stava pensando appunto al teatro; l’incontro con Gianni Neri, disponibile a condividere l’esperienza teatrale precedente e le proprie capacità, ha dato vita a quella che ancora oggi è la ASSOCIAZIONE TEATRALE AMATORIALE ” TEATRO SAN VALENTINO”.

*   *  *

Ricorda Carola Zolezzi

Su iniziativa di alcuni di noi, parrocchiani di S. Maria della Carità, nel 2003 si è formata una piccola compagnia teatrale. Lo scopo principale era divertirsi, creando un gruppo che organizzasse simpatici motivi di incontro e che potesse estendere il divertimento anche ai frequentatori della parrocchia, presentando piccoli lavori umoristici adatti a tutte le età. Il parroco Don Valeriano, incuriosito e forse poco convinto, ha peraltro assecondato il progetto concedendo la disponibilità del vecchio teatrino di S. Maria e S. Valentino della Grada in via Calari, al momento in disuso. Forse divertito delle nostre intenzioni, il parroco ha anche battezzato con un nome bolognese la giovane compagnia chiamandola “Cal donn e chi omen”.
La voglia di divertirsi e far divertire ha portato fortuna e nell’anno 2006 è stata costituita l’Associazione Teatrale Amatoriale TEATRO SAN VALENTINO, a cui tutti possono associarsi e di cui è attualmente Presidente e legale rappresentante Carola Zolezzi, Vice Presidente Anna Neri e Segretario Maurizio Ansaloni.
L’attività dell’Associazione si svolge presso il Teatrino di S. Maria e S. Valentino della Grada in via Calari 10, tutt’ora sotto la giurisdizione della parrocchia di S. Maria della Carità; in questa sede va in scena ogni “prima” rappresentazione.
Le repliche, a scopo benefico o ricreativo, sono normalmente svolte presso Centri Sociali, Parrocchie, Centri Ricreativi o Culturali.
Normalmente ogni nuovo spettacolo va in scena a fine autunno e viene replicato fino alla primavera successiva, dopo di ché  si lavora alla rappresentazione successiva.
Le opere portate in scena, tutte in lingua italiana, sono commedie brillanti tratte da copioni teatrali che vengono ridotti e liberamente trascritti dai componenti dell’Associazione.
I soci, attori e non attori, partecipano e collaborano alla realizzazione dello spettacolo ciascuno secondo le proprie capacità e tempo libero; infatti si realizzano “in famiglia” costumi, lavori di tappezzeria, scene e tutto ciò che è necessario per la buona riuscita della commedia.
L’Associazione non ha un ufficio di segreteria e i contatti per eventuali richieste di attività sono attivati dai singoli componenti che trasmettono le informazioni all’interno del gruppo. E’ attiva comunque la posta elettronica alla voce “contatti”.

Ma ora sono cambiate le cose!! Forse ci siamo evoluti …. speriamo!

Da ottobre del 2018 siamo diventati APS (Attività di Promozione Sociale) iscritti nei registri regionali e il nostro scopo è principalmente il sociale. Abbiamo modificato il nome della compagnia che è diventato TsV Teatro San Valentino APS.  Per questo ci dedichiamo ancora di più alla beneficenza e portiamo momenti di allegria anche presso case di riposo.

Le nostre repliche sono a scopo benefico, l’ingresso è a offerta libera e al termine di ogni stagione teatrale, tolte le nostre spese, diamo un contributo  a enti, reparti ospedalieri, associazioni di assistenza. Solo per ricordarne alcuni, hanno beneficiato del nostro aiuto CEFA ( che si occupa della fame nel mondo), AIL Bologna presso l’ospedale S. Orsola, Centro per la cura dei tumori solidi presso l’Istituto  Rizzoli, Reparto di cardiochirurgia infantile presso l’ospedale S. Orsola, AMOA (oculisti in Africa), Mensa di Padre Ernesto presso l’Antoniano , Conferenza di S. Vincenzo presso la chiesa di S.Maria della Carità, Rotari di Ostellato e Terre Pomposiane.

E la storia continua…….

All’inizio dell’autunno del 2020 durante la riunione dei soci c’è stata la sorpresa che alcuni attori hanno dichiarato le dimissioni dal gruppo. La notizia è giunta inaspettata ed ha creato un momento di domande e discussioni, tuttavia, anche in numero esiguo, la compagnia ha deciso di continuare l’ attività.

I pochi soci rimasti non avrebbero potuto  gestire una associazione APS e quindi la associazione  si è cancellata dal registro regionale del terzo settore e si è iscritta al registro delle libere forme associative (LFA).

L’attività è quindi ripartita con nuovo statuto, nuova sede e tanto entusiasmo. Purtroppo a spegnere un pò gli ardori sono arrivati il Covid 19 e la pandemia che ci hanno tenuto fermi per parecchio tempo.

Ma ci siamo dati da fare, come riportato nelle opere rappresentate, e ora ci auguriamo di poter proseguire senza troppi intoppi.

Scriveteci alla voce “contatti” utilizzando la posta elettronica.

2 pensieri su “La storia

    1. cara milanese, la traduzione è “quelle donne e quegli uomini” che a seconda dell’interpretazione del tono di chi pronuncia il commento è una frase un pò .. goliardica .
      Ciao mia cara

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